Pesano all’incirca 4 quintali ciascuno e misurano sei metri per tre. Sono i due grandi dipinti di proprietà del Capitolo della Cattedrale di Pavia di cui è stato terminato da poco il restauro e che hanno appena trovato una nuova collocazione presso il Palazzo Vescovile di piazza Duomo, in particolare nelle sale Sfondrini e Pertusati, ambienti posti uno di fronte all’altro. Entrambi i dipinti erano stati collocati all’inizio del secolo scorso, ad una notevole altezza, presso il transetto sinistro del Duomo, mentre era in fase di costruzione il transetto destro (vedi foto in bianco e nero di seguito). Uno dei dipinti raffigura genericamente Sante e Santi, l’altro i Santi Vescovi: la gamma cromatica scelta è ricca di bruni con alcuni punti più accesi ad evidenziare diverse figure; entrambi sono stati eseguiti in olio su tela e risalgono al XVII secolo.
Nel dipinto intitolato “Sante e Santi”, spicca la figura in veste rosa di una santa collocata a destra accanto ad un’altra figura in vesti monacali; in basso a destra è chiaramente raffigurato il paesaggio di Pavia ed in basso al centro è presente un cartiglio non ancora decifrato su cui l’Ufficio Beni Culturali della Diocesi ha intenzione di fare ulteriori ricerche. Nell’altro dipinto dal titolo “Santi Vescovi” si distingue chiaramente al centro la figura di San Siro, cui fanno corona tutti i Santi Vescovi di Pavia ed anche qui, in basso, è visibile il profilo della città. Ai piedi del personaggio centrale di distingue il cartiglio con la scritta ben decifrabile “S. Sirus”. Questo dipinto è quello riportato nella foto principale dell’articolo ed è appeso oggi in Sala Sfondrati.
Come detto, entrambe le opere sono attribuibili a Carlo Sacchi, nato nel 1617 e morto nel 1706 a Pavia, autore di diverse opere presenti in alcune chiese pavesi e tuttavia poco noto; era sia pittore che incisore e disegnatore. Il periodo di esecuzione dei due dipinti risale probabilmente agli anni 1665-1673.