Quarant’anni fa l’addio a Mons. Faustino Gianani

Lo studio, la ricerca, l’arte, la passione per le lettere e il suo essere sacerdote innamorato del “suo” Duomo, la Cattedrale nella quale ancora riposa. Quaranta anni fa, l’11 luglio del 1983, mancava ai vivi Monsignor Faustino Gianani, nativo di Corteolona e ricordato ancora oggi soprattutto per la sua presenza storiao e letteraria e per i numerosi riconoscimenti ecclesiastici ricevuti negli anni.

Mons. Gianani nacque il 10 novembre 1887 e dopo le scuole elementari svolte a Corteolona venne avviato agli studi ginnasiali al Collegio S.Agostino, da cui approdò poi nel Seminario Vescovile di Pavia. A 23 anni, il 24 giugno 1910, venne ordinato sacerdote da Mons. Ciceri. Nel 1919 ottenne la laurea in “belle lettere” all’Università di Pavia. Fu anche insegnante presso il Liceo Ugo Foscolo di Pavia dal 1923 al 1925 e il 27 ottobre di tale anno venne nominato Canonico Onorario della Cattedrale.

Il 15 gennaio 1930 venne nominato Monsignore e il 3 giugno dello stesso anno divenne Canonico Effettivo della Cattedrale.
Dal 1940 al 1941 fu Preside della Scuola Media del Collegio S. Agostino e nel gennaio del ‘41 venne nominato Vicepresidente della Commissione Diocesana di Arte Sacra. Nel 1961 divenne Primicerio della Cattedrale, Protonotario Apostolico nel 1968, Arcidiacono della Cattedrale nel 1977. Fu grande amico di Guglielmo Chiolini, Giuseppe Ungaretti e Monsignor Cesare Angelini.

Dal sito paviaedintorni.it ,  Monsignor Gianani con Guglielmo Chiolini, a sinistra e Don Carlo Bordoni, al centro, direttore del settimanale “Il Ticino”.

Morì l’11 luglio 1983 e venne sepolto nella sua Cattedrale. Il Vescovo, Mons. Antonio Giuseppe Angioni, per il funerale di Mons. Gianani, nell’omelia, ricordava che “La Cattedrale era la sua vera casa. Questa Cattedrale a lui, collaboratore fedele dell’indimenticabile monsignor Ballerini, deve assai, per l’attuale struttura monumentale. Tutti sappiamo che è stato lui, con monsignor Ballerini, a volere l’ala destra con l’altare di San Siro e l’ala sinistra con l’altare del Santissimo. Questa Cattedrale così come è stato il suo monumento, così desideriamo diventi il luogo sacro del suo riposo, in attesa della resurrezione. Quanto il venir fatto per l’abbellimento o il consolidamento della Cattedrale, gli dava gioia; tanto ogni pur minimo danno al Duomo, gli causava una grande sofferenza”.

A Mons. Gianani il Comune conferì anche la Benemerenza di San Siro per il contributo storico e letterario alla città.

(Nella foto dell’archivio Chiolini, Mons. Gianani nell’Aula Magna dell’Università di Pavia).