Missioni: la lettera di Padre Giampiero Bruni

Catholic Church

714-0081 Kasaoka-shi, Kasaoka 2407

JAPAN

Tel.: 086362-2232

 

Gennaio 2024

il Signore Gesù, che a Natale abbiamo celebrato come “il Dio con noi” illumini e sostenga con la sua grazia il nostro cammino nel Nuovo Anno.

Come è noto, quest’anno ln Giappone il tradizionale clima di Capodanno, caratterizzato da silenzio e riflessione, dal pellegrinaggio di milioni di persone a templi buddisti e santuari shintoishiti, e dalla gioiosa celebrazione dei membri delle famiglie che si ritrovano riunite nei paesi di origine, è stato gravemente turbato dal terribile terremoto nella Penisola di Noto, nel Nord del Giappone.

Più di 200 le vittime e decine di migliaia di persone ospitate nei centri di raccolta per coloro ai quali la casa è stata distrutta o è divenuta inagibile. Molte strade della zona, rovinate da frane e smottamenti, rendono difficile le varie azioni di soccorso che peraltro sono subito iniziate con grande impiego di personale e di mezzi.

Questa grande Nazione, così moderna ed efficiente, si è ritrovata di nuovo a fare i conti con la realtà dei terremoti che non poche volte sono venuti a turbare varie zone della Nazione in diversi momenti della sua storia.

Questa realtà fa contrasto con i numerosissimi grattacieli che ora caratterizzano i centri commerciali delle più grandi città, costruiti con tecniche e misure antisismiche, frutto di tecniche avveniristiche.

Tutto questo è capitato dopo un anno nel quale la Nazione e progressivamente ritornata ad una normalità che è stata duramente provata dal coronavirus.

ln quanto a me, sono circa sei anni da quando sono giunto qui a Kasaoka, una citta’ di circa 50.000 abitanti, in questa chiesetta in riva al mare, il Mare Interno del Giappone, in questa zona costellata da tante graziose isolette, e con in lontananza numerose fabbriche nelle quali sono impiegati in gran numero lavoratori stranieri provenienti da diverse Nazioni dell’Asia e dell’America Latina.

La nostra Chiesa giapponese, una piccola realtà ‘di circa un milione di fedeli, è per una buona metà costituita da Filippini, Vietnamiti, Coreani, Brasiliani e di altri paesi dell’America Latina,

Così anche nell’Episcopato giapponese sono ormai quattro i Vescovi di origine straniera. Il più recente in ordine di tempo è il nostro Regionale, Padre Andrea Lembo, ordinato Vescovo Ausiliare di Tokyo il mese scorso nella bella cattedrale della città.

Nel nostro distretto, che va da mare a mare, perché comprende le due prefetture di Okayama e Tottori, i sacerdoti giapponesi sono solo due, gli altri sono tutti stranieri: Coreani, Congolesi, Indiani, Italiani e Vietnamiti.

La nostra piccola Chiesa Cattolica di Kasaoka cerca di essere una testimonianza vivace ed attraente in una società che, se da una parte è una delle più libere e pacifiche dell’Asia, non offre molto spazio per la costruzione di rapporti profondi e significativi tra le persone.

In questa piccola Comunità numerosi sono gli anziani, perché i giovani sia per lo studio che per il lavoro si recano in città più grandi. Ora però, da circa un anno, abbiamo un bel gruppo di giovani Vietnamiti che sono tra i più fedeli alla Messa domenicale, e per questo le letture della Messa sono proclamate anche in lingua vietnamita.

La nostra piccola Comunità è giapponesemente organizzata per ciò che riguarda i compiti da svolgere sia durante la Liturgia che per la vita comunitaria.

Il mio ministero raggiunge anche le città vicine: ad esempio, durante l’Avvento ho guidato il Ritiro spirituale in tre parrocchie diverse. Talora sono chiamato a celebrare la S. Messa in inglese per le Comunità filippine.

La mia vita si svolge serena, anche se talora con qualche acciacco, sotto lo sguardo vigile della efficiente Sanità giapponese. Ogni 40 giorni una visita di controllo al vicino ospedale che si conclude con la prescrizione di numerose medicine.

Quest’anno, se Dio vorrà, raggiungerò gli 82 anni di vita. Il nostro Vescovo di Hiroshima, ogni volta che mi incontra, mi incoraggia a continuare nell’impegno parrocchiale.

Termino inviando i più cordiali saluti ed assicurando la mia povera preghiera per chiedere al Signore l’abbondanza della sua grazia.

Nel Signore Gesù,

P. Giampiero Bruni