Scuola di Cittadinanza e Partecipazione: “Dare voce ai giovani”

Si terrà nel Salone del Terzo Millennio della Casa del Giovane di Pavia in via Lomonaco 43 il nuovo convegno della Scuola di Cittadinanza e Partecipazione della Diocesi di Pavia e sarà dedicato in particolare ai giovani; a moderare il confronto, che inizierà alle ore 9.15, sarà Massimo Garbagnoli, psicologo e formatore, mentre come è consuetudine, ad introdurre la mattinata di studio sarà il Vescovo di Pavia, Mons. Corrado Sanguineti.

La maggiori parte degli interventi sarà accompagnata: i relatori, infatti, saranno tutti giovani che stanno vivendo particolari esperienze dirette e che ne parleranno introdotti da diversi adulti. Si comincia con “Giovani sulle frontiere” con don Dario Crotti (della CdG di Pavia) che introdurrà i racconti esperienziali di Laura Pesenti, Claudia Cremonesi e Virginia Binelli; seguirà “Giovani al Lavoro” con Erica Tossani e Luca Servidati, accompagnati da Elena Grosso e Valentina Pollini di Caritas Pavia. Ci sarà poi “Giovani impegnati”, intervento curato da Cleonice Scorzo e Francesco Tiano, accompagnati da Giada Conti del CSV Lombardia Sud e “Stare o vivere in comunità”, relazione curata da alcuni adolescenti coordinati dallo psicologo Simone Feder della Casa del Giovane. Un pensiero anche al mondo del carcere con l’intervento dal titolo “Giovani ristretti” curato da Claudio Burgio, cappellano dell’Istituto Penale per Minorenni “C. Beccaria” di Milano. Sono previsti anche alcuni intermezzi musicali curati dal rapper Tusco e dal dj Ghost; seguirà il consueto dibattito. La mattinata terminerà con un buffet curato dalla Comunità Casa del Giovane.

“Spesso parliamo di pace quando ci sentiamo direttamente minacciati, come nel caso di un possibile attacco nucleare o di una guerra combattuta alle nostre porte. Così come ci interessiamo ai diritti dei migranti quando abbiamo qualche parente o amico emigrato. In realtà, la pace ci riguarda sempre, sempre! Come sempre ci riguarda l’altro, il fratello e la sorella, e di lui e di lei dobbiamo prenderci cura”.

(Papa Francesco, discorso del 28 novembre 2022)