Servizio tutela minori diocesano: proseguono le attività di formazione e diffusione

Riservatezza, attenzione, ascolto e aiuto. Sono le tre parole chiave dell’attività del Servizio Diocesano per la Tutela dei Minori e delle persone Vulnerabili attivato dalla Diocesi di Pavia a gennaio dello scorso anno. Il Servizio, dotato di sportello, è rivolto a chi dichiara di aver subito, in ambito ecclesiale, abusi sessuali e/o di potere e di coscienza e a chi intende segnalare tali abusi da parte di chierici, religiosi e religiose, operatori e operatrici pastorali.
Si tratta di una premura verso i minori e le persone vulnerabili fortemente voluta da Papa Francesco (ma anche dai pontefici che lo hanno preceduto) e che a cascata ha raggiunto tutti i territori locali e le diverse diocesi italiane. Il Servizio è coordinato da don Paolo Serralessandri (attualmente parroco di Trivolzio) che ne è il referente, il responsabile del Centro di Ascolto diocesano è Lorenzo Cavallotti e con lui collabora Raffaella Rastelli: è possibile contattare il responsabile all’indirizzo e-mail ascoltotutelaminori@diocesi.pavia.it oppure al numero telefonico 328.8836325. Le informazioni sul Servizio sono disponibili anche sul sito della Diocesi di Pavia dalla homepage, cliccando su un apposito box in alto a destra, in posizione ben visibile.

“Disporre di questo servizio significa dimostrare che c’è attenzione e preoccupazione sia per le vittime che per chi compie questi delitti – chiarisce don Paolo Serralessandri -. Inoltre, il concetto di minori è esteso a tutte le persone vulnerabili e sono contemplati sia gli abusi sessuali che quelli psicologici. Per quello che riguarda lo sportello della Diocesi di Pavia, ad oggi abbiamo avuto una sola segnalazione che sta facendo il suo percorso: la segnalazione non riguarda l’area diocesana pavese ma abbiamo deciso di portarla avanti lo stesso”. Parallelamente all’attività di raccolta delle segnalazioni di abuso, prosegue il suo cammino anche il lavoro di informazione e prevenzione che fin dall’inizio il Servizio aveva stabilito di far avanzare con una certa regolarità: “In questo ultimo periodo abbiamo coinvolto soprattutto i responsabili dei Grest e i ragazzi che si stanno preparando a fare gli educatori – precisa don Serralessandri -. Con loro abbiamo fatto un incontro a cui ha preso parte anche una operatrice del Servizio Tutela regionale; c’è stato poi un intervento con gli insegnanti di religione, un’attività che avevamo programmato direttamente con il Vescovo, Mons Sanguineti. Nel caso degli insegnanti di religione ci proponiamo di fare di più e di coordinarci con maggiore precisione durante le loro ore di lezione. Siamo molto attivi ed in stretta collaborazione con il gruppo diocesano dei preti giovani, grazie a don Davide Rustioni che ne è coordinatore: grazie al suo impegno e al supporto dei sacerdoti giovani il discorso con gli educatori dei vari Grest è stato più approfondito”.