“Pellegrini di Pace”: sabato 5 marzo la manifestazione in Piazza Duomo promossa da “il Ticino”

Un’occasione per dire no a ogni forma di guerra ed esprimere solidarietà alla comunità ucraina pavese, in queste giornate drammatiche dopo l’aggressione militare della Russia. Sabato 5 marzo, alle 15.30 in Piazza Duomo a Pavia, si terrà la manifestazione “Pellegrini di Pace”: a promuoverla sono il Servizio per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Diocesi di Pavia, guidato da don Michele Mosa, e il settimanale diocesano “il Ticino”, con l’adesione di diverse associazioni del mondo cattolico pavese ed altre realtà culturali e sociali della città.

Ci si ritroverà insieme con semplicità e affetto, nello spirito dell’enciclica “Fratelli Tutti” di Papa Francesco. Ascolteremo gli interventi di don Mosa e padre Alessandro Tovt, incaricato della cura pastorale della comunità ucraina greco-cattolica e parroco alla chiesa di San Giorgio Megalomartire di Pavia (Esarcato Apostolico per i cattolici ucraini di rito bizantino). Anche le associazioni presenti potranno intervenire con brevi pensieri di pace e vicinanza ai nostri fratelli e sorelle ucraini, che da anni ormai sono entrati nelle nostre vite, curando i nostri anziani e bambini, assistendo i nostri malati, e integrandosi pienamente nel tessuto sociale, economico e culturale di Pavia e provincia.

QUI DI SEGUITO IL MESSAGGIO DEL VESCOVO MONS. SANGUINETI IN OCCASIONE DI PELLEGRINI DI PACE

Carissimi amici,
Non potendo essere presente di persona, desidero almeno far giungere a tutti gli organizzatori di
questa manifestazione e a tutti voi partecipanti la mia piena adesione a questa iniziativa dal titolo
eloquente “Pellegrini di Pace” promossa dal Servizio per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso
della Diocesi di Pavia, guidato da don Michele Mosa, e dal settimanale diocesano “Il Ticino”, con
l’adesione di diverse associazioni del mondo cattolico pavese, di altre chiese cristiane e di altre
realtà religiose, culturali e sociali della città.
Vi radunate come cristiani delle differenti confessioni, appartenenti ad altre religioni e uomini e
donne di diversi orientamenti di pensiero, tutti insieme, per manifestare solidarietà e vicinanza al
popolo ucraino, oggetto di un’aggressione ingiusta e ingiustificata, che purtroppo sta facendo
vittime innocenti tra i civili e sta devastando città e paesi di questa nazione.
Allo stesso tempo, con il vostro convenire volete richiamare il bene della pace, tanto ferito oggi nel
nostro mondo, in molteplici guerre, spesso dimenticate.
Mi pare che un gesto come quello che oggi realizzate al centro della nostra città di Pavia si collochi
nello spirito del messaggio di Papa Francesco, racchiuso nella sua enciclica Fratelli tutti sulla
fraternità e l’amicizia sociale: davvero l’unica alternativa a un mondo sempre più diviso e dilaniato
da guerre e violenze, con tutto il loro strascico di miseria e di morte che lasciano, è riconoscerci
tutti fratelli, partecipi della stessa umanità e della stessa dignità di persone, figli dell’unico Padre.
Speriamo e lavoriamo perché nei nostri tempi crescano in mezzo a ogni popolo autentici operatori
di pace, appassionati e pazienti tessitori di fraternità, perché si possano realizzare le parole accorate
di San Giovanni Paolo II: «Mai più la guerra, avventura senza ritorno, mai più la guerra, spirale di
lutti e di violenza».

(Foto Vatican News)