Cristo è risorto! Alleluya!

Siamo noi i nuovi testimoni, coloro che insieme possono portare avanti e ad altri il messaggio meraviglioso e di speranza che Gesù Cristo affidò ai discepoli. Ruota attorno a questo assunto l’omelia del Vescovo Corrado per la pasqua di Resurrezione, il cui pontificale è stato celebrato in Duomo nel pomeriggio di domenica 4 aprile.

“Attraverso una catena di testimoni, che ha il suo anello nella generazione degli apostoli, Cristo risorto continua a manifestarsi, perché noi tutti siamo cristiani non per una nostra iniziativa, ma perché siamo raggiunti da una testimonianza, dentro la vita della Chiesa, della comunità cristiana, che custodisce e trasmette a noi la parola dell’annuncio e delle Scritture, i segni sacramentali del Risorto, soprattutto l’Eucaristia, la mensa nella quale possiamo mangiare e bere con lui, una comunità dove risplende la testimonianza di fratelli e sorelle grandi nella fede, i santi,
con o senza aureola, passati e presenti – ha ricordato Mons. Corrado Sanguineti -. Lo Spirito apre il nostro cuore e nella misura in cui siamo disponibili, ci dona la certezza lieta della fede in Cristo morto e risorto, presente qui e ora: questa è la ragione della nostra speranza e della
nostra gioia, che nulla può toglierci! Se Cristo è risorto, allora siamo veramente liberi, perché la
morte è vinta, è trasformata in un passaggio, sì doloroso, ma un passaggio alla vita piena in Dio; il
peccato, se riconosciuto, è perdonato nella potenza di un amore smisurato, e la sofferenza, che
accompagna certe stagioni della vita, non è più qualcosa di oscuro e insensato, è cammino alla
gloria, come per Gesù, è misteriosa purificazione e conformazione a Cristo crocifisso e risorto!”.

QUI L’OMELIA COMPLETA PER LA PASQUA DI RESURREZIONE.