“Periferie cuore della missione”.
E’ il titolo della Veglia missionaria organizzata dalla Diocesi di Pavia e in programma venerdì 17 ottobre alle 21 nella chiesa di Santa Maria del Carmine. Un appuntamento di preghiera e riflessione al quale interverrà padre Giampiero Bruni, missionario pavese del PIME che da molti anni vive e opera in Giappone. “La celebrazione della Giornata mondiale missionaria, che all’internodelle Diocesi vive il suo momento più significativo nella Veglia, vuole sensibilizzare le comunità locali sull’importanza del tema della missione”, spiega don Stefano Penna responsabiledell’Ufficio missionario della diocesi di Pavia.
“Quest’anno – continua don Stefano – ci troveremo la sera di venerdì 17 ottobre in Carmine per ascoltare padre Giampiero Bruni, un missionario del PIME: la sua presenza rappresenta quindi un’occasione significativa per ricordare la figura di mons. Angelo Ramazzotti, già vescovo di Pavia e fondatore del Pontificio Istituto delle Missioni Estere”. Don Stefano si sofferma anche sullascelta di intitolare l’appuntamento di quest’anno “Periferie cuore della missione”: “L’indicazione arriva direttamente da Papa Francesco, che invita noi cristiani a uscire dalle nostre comunitàper andare incontro a ogni uomo e a ogni donna: in particolare dobbiamo cercare di avvicinarci a coloro che vivono nelle periferie del mondo.
Sarà quindi importante la presenza a questo incontro in particolare dei gruppi missionari presenti nelle nostre parrocchie: la Veglia di venerdì 17 ottobre li vedrà riuniti in un evento ricco di significati. Sarà uno stimolo a sentirci uniti in uno spirito di autentica diocesianità, per poter poi svolgere al meglio il nostro compito nelle comunità in cui siamo inseriti”.
Don Stefano sottolinea, infine, l’importanza dell’intervento di padre Giampiero Bruni alla Veglia che si terrà in Carmine: “Potremo apprezzare la sua grande umiltà, il suo carisma, la fedecon cui svolge la sua missione. Non dimentichiamo che è uno come noi, partito dalle nostre comunità locali: ci porterà l’esperienza di decenni vissuti in Giappone.
Adesso è rientrato in Italia, in attesa di ripartire per la sua missione”.
(A.Re.)
E’ il titolo della Veglia missionaria organizzata dalla Diocesi di Pavia e in programma venerdì 17 ottobre alle 21 nella chiesa di Santa Maria del Carmine. Un appuntamento di preghiera e riflessione al quale interverrà padre Giampiero Bruni, missionario pavese del PIME che da molti anni vive e opera in Giappone. “La celebrazione della Giornata mondiale missionaria, che all’internodelle Diocesi vive il suo momento più significativo nella Veglia, vuole sensibilizzare le comunità locali sull’importanza del tema della missione”, spiega don Stefano Penna responsabiledell’Ufficio missionario della diocesi di Pavia.
“Quest’anno – continua don Stefano – ci troveremo la sera di venerdì 17 ottobre in Carmine per ascoltare padre Giampiero Bruni, un missionario del PIME: la sua presenza rappresenta quindi un’occasione significativa per ricordare la figura di mons. Angelo Ramazzotti, già vescovo di Pavia e fondatore del Pontificio Istituto delle Missioni Estere”. Don Stefano si sofferma anche sullascelta di intitolare l’appuntamento di quest’anno “Periferie cuore della missione”: “L’indicazione arriva direttamente da Papa Francesco, che invita noi cristiani a uscire dalle nostre comunitàper andare incontro a ogni uomo e a ogni donna: in particolare dobbiamo cercare di avvicinarci a coloro che vivono nelle periferie del mondo.
Sarà quindi importante la presenza a questo incontro in particolare dei gruppi missionari presenti nelle nostre parrocchie: la Veglia di venerdì 17 ottobre li vedrà riuniti in un evento ricco di significati. Sarà uno stimolo a sentirci uniti in uno spirito di autentica diocesianità, per poter poi svolgere al meglio il nostro compito nelle comunità in cui siamo inseriti”.
Don Stefano sottolinea, infine, l’importanza dell’intervento di padre Giampiero Bruni alla Veglia che si terrà in Carmine: “Potremo apprezzare la sua grande umiltà, il suo carisma, la fedecon cui svolge la sua missione. Non dimentichiamo che è uno come noi, partito dalle nostre comunità locali: ci porterà l’esperienza di decenni vissuti in Giappone.
Adesso è rientrato in Italia, in attesa di ripartire per la sua missione”.
(A.Re.)