“La Pentecoste non è solo la festa dello Spirito Santo, dono promesso da Gesù ai suoi nel grande discorso d’addio durante l’ultima cena, come Paràclito, avvocato, consolatore e maestro interiore, ma è anche la festa della Chiesa. Sì, quel piccolo gruppo di uomini e donne, investiti e rinnovati dallo Spirito, che ben presto accoglieranno molti convertiti al Vangelo di Cristo, è l’inizio della Chiesa, di questo immenso popolo cresciuto nel tempo e di cui noi tutti siamo parte. Questa sera, la vostra presenza, carissimi fratelli e sorelle nella fede, che provenite da varie nazioni, il risuonare delle vostre lingue, nella proclamazione della Parola e nei canti, i costumi dei vostri popoli, che alcuni tra voi indossano, ci fanno rivivere lo spettacolo della prima Pentecoste: la Chiesa inizia i suoi primi passi nel mondo parlando molte lingue e il segno straordinario che desta meraviglia nella folla dei pellegrini di allora prefigura ciò che avverrà. Nello spazio di pochi secoli, la Chiesa davvero parlerà molte lingue, i testi biblici e liturgici saranno tradotti e diffusi e nell’alveo della vita ecclesiale verranno a confluire tradizioni e costumi differenti, espressione della ricchezza e dell’originalità di ogni popolo”.
Così il Vescovo di Pavia, Mons. Corrado Sanguineti, nell’omelia pronunciata durante la Santa Messa celebrata nel tardo pomeriggio di domenica 8 giugno in Santa Maria del Carmine, in occasione della tradizionale Festa dei Popoli, che coincide con il giorno di Pentecoste.
QUI L’OMELIA DEL VESCOVO CORRADO IN OCCASIONE DELLA FESTA DEI POPOLI E DI PENTECOSTE