All’indomani delle tante iniziative che la città di Pavia e la sua comunità hanno messo in campo per commemorare l’anniversario dell’invasione Russa dell’Ucraina, Padre Oleksandr Tovt, parroco di San Giorgio, la chiesa che riunisce i cattolici ucraini di rito bizantino a Pavia, ha diffuso un messaggio di ringraziamento che riportiamo integralmente qui di seguito:
Cari Amici, alle spalle abbiamo un anno difficile.
Difficile nelle decisioni, difficile nel comprendere la situazione, difficile nelle sfide che ha avuto il nostro Paese e tutto il mondo. Un anno molto doloroso è alle nostre spalle, sembrava che in alcuni momenti il mondo intero ha smesso di respirare vedendo l’atrocità della guerra, fatti incredibili si sono verificati davanti ai nostri occhi, i suoni di una nuova crudele realtà che ha piantato un cuneo nel cuore del nostro popolo. Siamo qua, a Pavia e a Voghera, a migliaia di chilometri dal conflitto armato, ma vorrei testimoniare che tante persone della nostra comunità in questo anno di guerra hanno perso un amico, un parente, un compagno di classe. Anche da Pavia e da Voghera sono partite alcune mamme per cercare i figli scomparsi o imprigionati, alcune – per dare l’ultimo saluto ai propri cari portati via a causa del conflitto. La realtà della guerra ha toccato tanti, troppi. Come comunità riponiamo molta fede nella preghiera e nella solidarietà verso il prossimo come il modo concreto di vedere la chiamata cristiana. Ancor oggi la preghiera e l’amore verso i fratelli che si trovano in situazioni di difficoltà è e rimarrà per sempre la chiave per le decisioni più importanti. La preghiera è il potere che per i fedeli domina su ogni altro potere, preghiamo per la pace e continueremo a farlo perché crediamo che il male e l’aggressività non potranno mai avere l’ultima parola.
Un grande grazie a tutti coloro che hanno pregato e pregano per l’Ucraina, con noi o con le proprie comunità, privatamente o assieme. Ringrazio tutti i cittadini di Pavia e dell’intera provincia, tutte le organizzazioni, tutti i confratelli sacerdoti, tutti coloro che in ogni modo hanno aiutato e stanno aiutando a raccogliere e a inviare beni umanitari in Ucraina. Molte persone hanno aiutato attraverso la nostra comunità, così come molte persone e organizzazioni hanno usato canali diversi ma sono consapevoli di bisogni del nostro popolo e continuano ad aiutare. Per ognuno di Voi un grazie distinto, perché nella dimensione cristiana ogni gesto è manifestazione di un sostegno fraterno vivo ed efficace.
Ricordiamo le vittime della guerra in Ucraina e in altri paesi del mondo e chiediamo a Nostro Signore di aiutare tutti noi a perseverare nella speranza infrangibile e di fare tutto il possibile per vivere un domani senza guerre.