“Giovani e Vescovi”: pronti per la fase diocesana

Si chiuderanno mercoledì 30 novembre le iscrizioni al prossimo evento di “Giovani e Vescovi”, il percorso che, partendo dall’esortazione apostolica di Papa Francesco “Christus Vivit”, ha rimesso al centro della vita e della riflessione della Chiesa universale la questione della relazione con il mondo giovanile attraverso il confronto diretto su cinque “sentieri”: vocazione e lavoro, affetti, vita e dono di sé, riti, ecologia ed intercultura. Al primo appuntamento del novembre 2021 parteciparono a Milano ben 200 giovani. Il nuovo confronto è fissato per il 10 dicembre a Sotto il Monte (Bergamo) e inizierà alle ore 9.30 con l’accoglienza e il primo incontro, i video e le testimonianze dei partecipanti, si proseguirà con il pranzo insieme condiviso con i Vescovi e con la preghiera nel giardino della e la chiusura alle ore 15. Dopo l’incontro, prenderà avvio concreto la fase diocesana del discernimento: a partire dal 10 dicembre, infatti, saranno disponibili sul sito www.odielle.it tutti i materiali per accompagnare il percorso a livello diocesano, ovvero le schede dell’ascolto usate per il 6 novembre 2021, una traccia del cammino fatto, i collegamenti al materiale digitale di supporto (video, testi), il documento teologico-pastorale elaborato da don Paolo Carrara e le schede per il discernimento diocesano con una scheda di metodo perché il cammino sia il più condiviso possibile e possa essere restituito alla CEL.

Tra un incontro e l’altro il lavoro non è mancato: sono state costituite cinque commissioni regionali che hanno visto diversi giovani impegnati ad analizzare e discernere tutto il materiale emerso nell’incontro del 6 novembre 2021, tenutosi in Duomo a Milano. Ora si prosegue con una nuova tappa più diocesana: “I Vescovi – scrivono in una lettera gli appartenenti allo staff di “Giovani e Vescovi” -, entusiasti di tutto il movimento attivato, incontreranno voi e i diversi esponenti degli uffici pastorali dedicati alle 5 tematiche di riflessione per la restituzione di quanto emerso e vissuto nella fase regionale e l’avvio di questa seconda fase del progetto”.