Fine dello stato di emergenza da Covid: le nuove indicazioni per le attività parrocchiali e oratoriane

Avanti, finalmente. Ma con molta attenzione. La CEI ha diffuso nei giorni scorsi una nota nella quale “si sollecita tutti ad un senso di responsabilità e rispetto di attenzioni e comportamenti per limitare la diffusione del virus” con alcuni suggerimenti utili: nei luoghi di culto al chiuso resta l’obbligo di indossare la mascherina ma non è obbligatorio rispettare la distanza interpersonale di un metro. “Si predisponga però quanto necessario e opportuno per evitare assembramenti specialmente all’ingresso, all’uscita e tra le persone che, eventualmente, seguono le celebrazioni in piedi”, precisa la nota che sollecita anche a proseguire con l’igienizzazione delle mani. Le acquasantiere continueranno a rimanere vuote ed è opportuno non ripristinare lo scambio della pace con la stretta di mano, basterà uno sguardo e un cenno d’inchino. i Ministri continueranno a indossare la mascherina e a
igienizzare le mani prima di distribuire l’Eucaristia preferibilmente nella mano. Inoltre, chi ha sintomi influenzali non deve partecipare alle celebrazioni; i parroci abbiano cura di fare spesso ricambio d’aria e igienizzazione in tutti i luoghi. Infine, è possibile riprendere la pratica delle processioni.

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Orientamenti per la Settimana Santa 2022

Si esortino i fedeli alla partecipazione in presenza alle celebrazioni liturgiche limitando la ripresa in streaming delle celebrazioni e l’uso dei social media per la partecipazione alle stesse. A tal riguardo si segnala che i media della CEI – Tv2000 e Circuito radiofonico InBlu – trasmetteranno tutte le celebrazioni presiedute dal Santo Padre.
Nello specifico, si offrono i seguenti orientamenti:
1. La Domenica delle Palme, la Commemorazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme sia celebrata come previsto dal Messale Romano. Si presti però attenzione che i ministri e i fedeli tengano nelle mani il ramo d’ulivo o di palma portato con sé, evitando consegne o scambi di rami.
2. Il Giovedì Santo, nella Messa vespertina della “Cena del Signore”, per il rito della lavanda dei piedi ci si attenga a quanto prescritto ai nn. 10-11 del Messale Romano (p.138). Qualora si scelga di svolgere il rito della lavanda dei piedi si consiglia di sanificare le mani ogni volta
e indossare la mascherina.
3. Il Venerdì Santo, tenuto conto dell’indicazione del Messale Romano (“In caso di grave necessità pubblica, l’Ordinario del luogo può permettere o stabilire che si aggiunga una speciale intenzione”, n. 12), il Vescovo introduca nella preghiera universale un’intenzione
“per quanti soffrono a causa della guerra”. L’atto di adorazione della Croce, evitando il bacio, avverrà secondo quanto prescritto ai nn. 18-19, del Messale Romano (p. 157).
4. La Veglia pasquale potrà essere celebrata in tutte le sue parti come previsto dal rito. I presenti orientamenti sono estesi a seminari, collegi sacerdotali, monasteri e comunità religiose.