E’ attivo da lunedì 11 gennaio il sito www.memoriadelcovid.it con il racconto di come le diocesi italiane hanno vissuto e stanno vivendo questo tempo di pandemia: un filo di narrazione che unisce tutto il Paese realizzato attraverso i servizi giornalistici (articoli, video, documentari, podcast e webdoc) delle testate aderenti alla Fisc e all’Associazione Corallo in un’iniziativa resa possibile grazie al coordinamento dell’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana.
“Con lo sguardo del Narratore, l’unico – come ha ricordato papa Francesco nel Messaggio per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali 2020 – che ha il punto di vista finale, dobbiamo avvicinarci ai protagonisti, ai nostri fratelli e sorelle, attori accanto a noi della storia di oggi”.
www.memoriadelcovid.it propone, quindi, un percorso di testimonianza che vuole essere spunto perché la memoria di questo tempo non vada perduta ma diventi anche spunto per fare di noi ancora una volta annunciatori di quella nostra Speranza di cui in ogni momento siamo chiamati a dare ragione.
“Il progetto mette in luce anche l’importante ruolo svolto dai media di ispirazione ecclesiale che, nonostante le difficoltà, hanno saputo essere “coscienza civile” del Paese e raccontare quell’impegno di prossimità delle comunità, più volte sollecitato anche da papa Francesco nel corso del suo Magistero”, sottolineano Mauro Ungaro, presidente della FISC, la federazione Italiana Settimanali Cattolici e Luigi Bardelli, Presidente di Corallo.
Il sito – raccogliendo ad oggi più di 300 contributi – propone la possibilità di ricercare le storie per tematica (Bambini, ragazzi e giovani, famiglie, anziani, sacerdoti, scuola, carità, terzo mondo) ma anche per localizzazione geografica delle testate Fisc e Corallo partecipanti: in questa prima fase è stato inserito solo parte del materiale a disposizione ma in futuro il sito verrà implementato con ulteriori contributi.
Presenti sul sito anche numerosi articoli pubblicati sul settimanale diocesano Il Ticino, che ha vinto il concorso bandito dalla FISC a fine 2020 con ben quattro pezzi.