“Zona Gialla”: tornano le visite ai malati e ripartono le attività dei cori, ma con prudenza

Con l’istituzione a “Zona gialla” di Regione Lombardia, le maglie della normativa anti-Covid si sono lievemente allentate. L’avvocatura di Milano ha pertanto aggiornato l’elenco delle attività consentite nelle parrocchie e negli oratori lombardi: fino a quando resterà in vigore la “Zona gialla”, sarà dunque possibile riprendere le visite agli ammalati da parte dei sacerdoti e dei Ministri della Comunione (con numerose precauzioni) e le attività legate ai cori, ovvero le prove periodiche e la partecipazione a celebrazioni liturgiche.

I sacerdoti dovranno comunque prestare numerose attenzioni a tutela della propria salute e di quella degli altri. In particolare: ciascun Ministro potrà visitare periodicamente un massimo di quattro ammalati, sempre gli stessi; si inviterà ad arieggiare la camera prima e dopo la visita; prima e dopo aver comunicato il malato, il Ministro si laverà accuratamente le mani con acqua e sapone o con idoneo gel a base alcolica; si privilegi la comunione sulle mani; nella stanza ci siano meno persone possibili; durante la visita il Ministro non indosserà la semplice mascherina chirurgica ma una mascherina FFP2 o FFP3 senza valvola; la visita durerà il meno tempo possibile e comunque non più di 10 minuti; l’Unzione dei malati da parte dei Sacerdoti avverrà mediante un batuffolo di
cotone o una salvietta pulita oppure bastoncini cotonati biodegradabili.

Per quanto riguarda le attività dei cori, è necessario tenere presente che non potrà prendere parte alle prove e alle celebrazioni chi ha temperatura corporea superiore ai 37,5°C o altri sintomi influenzali; chi è in quarantena o in isolamento domiciliare; chi è entrato in contatto con una persona affetta da COVID-19 nei 14 giorni precedenti. I cantori, indipendentemente dal numero, dovranno mantenere una distanza interpersonale laterale di almeno 1 metro e almeno 2 metri tra le eventuali file del coro, dagli altri soggetti presenti e dall’assemblea liturgica; le distanze indicate possono essere ridotte solo ricorrendo a barriere fisiche, anche
mobili, adeguate a prevenire il contagio tramite droplet; è obbligatorio indossare bene la mascherina anche durante il canto e si
raccomanda di tenere un registro delle presenze dei cantori sia per le prove che per le celebrazioni. La normativa in vigore proibisce concerti, manifestazioni musicali o iniziative analoghe (comprese elevazioni spirituali) anche se si tengono in chiesa. L’attività corale è
consentita solamente per le celebrazioni liturgiche.

(Foto di Davide Barbieri al coro della Cattedrale di Pavia diretto da don Riccardo Santagostino Baldi).