La celebrazione della Festa della Conversione di Sant’Agostino

“In questi giorni, in cui siamo costretti a una pausa imprevista e inimmaginabile, all’interruzione del consueto ritmo di vita sociale ed economica, ci rendiamo conto che una certa impostazione dell’esistenza, rivolta ai beni che si consumano e allo sfruttamento delle risorse, porta a sperperare un patrimonio immenso: è la nostra umanità, con stili di vita vuoti e superficiali, che consacrano i nuovi dèi – il potere, l’avere e il piacere – che creano ingiustizie e lasciano sempre più ai margini i deboli, i poveri, le masse di popoli affamati; è il patrimonio della nostra casa comune, la creazione, deturpata, inquinata, ridotta a realtà da sfruttare al massimo, senza considerazione per chi verrà dopo di noi!”

E’ ancora il parallelismo tra la vita raccomandata dai Vangeli e quello che tutti stiamo vivendo in questo drammatico periodo, il filo rosso seguito dalle omelie del Vescovo di Pavia, Mons. Corrado Sanguineti, compresa quella pronunciata nel tardo pomeriggio di venerdì 24 aprile, durante la Santa Messa celebrata a San Pietro in Ciel d’Oro, in occasione della Festa della Conversione di Sant’Agostino. E come Agostino stesso è stato schiavo della sua vita dissoluta e dispersa ed è stato convertito, così questo tempo denso di dolore può diventare occasione di riscatto.

QUI L’OMELIA DEL VESCOVO SANGUINETI

Di seguito la preghiera rivolta al Compatrono Sant’Agostino.

Preghiera a Sant’Agostino, vescovo e dottore della Chiesa

O padre Agostino, dottore della grazia e pastore fedele,
da secoli abbiamo l’onore di custodire le tue reliquie sante
nella nostra città di Pavia e attingiamo luce e sapienza
dal tuo insegnamento e dalla tua testimonianza.
In questo giorno, che ricorda la tua conversione e il tuo battesimo,
invochiamo la tua protezione sulla nostra città e la nostra Diocesi,
mentre stiamo attraversando un periodo di prova e di sofferenza,
che coinvolge persone, famiglie e comunità.

Insegnaci, nel silenzio e nella solitudine che siamo costretti a vivere,
a scendere nella profondità del cuore per ascoltare e incontrare
il Maestro interiore che sa parlare e farsi vicino a ciascuno di noi.

Rendici docili e disponibili all’opera dello Spirito Santo,
amore divino effuso in noi, fonte di grazia e di vita,
perché, mossi dalla sua carità, possiamo farci prossimi
a chi soffre, a chi è solo, a chi è più fragile e povero tra noi.

Tu che hai cercato con animo inquieto e sincero la verità,
e ti sei lasciato avvincere dalla bellezza di Dio,
riflessa in tutte le sue creature, come luce che mai tramonta,
aiutaci ad aprire gli occhi e il cuore al mistero che vibra nell’essere,
a ritrovare uno sguardo pieno di stupore e di rispetto,
capace di lodare, amare e servire il Signore in ogni volto d’uomo.
Amen

Pavia, 24 aprile 2020

+ Corrado vescovo