“Il Vescovo Corrado, un pastore attento alle nostre comunità”

Si è conclusa la visita pastorale di Mons. Sanguineti a Torrevecchia Pia, Vigonzone, Zibido al Lambro e Cascina Bianca

“Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono”. Ancora una volta il Signore ci ha mostrato come la sua Parola sia viva e tocchi la nostra storia di uomini e donne in cammino. Il Vangelo di domenica 12 maggio non poteva essere più attuale per le nostre comunità di Torrevecchia Pia, Vigonzone, Zibido al Lambro e Cascina Bianca (che compongono l’unità pastorale “San Giovanni Paolo II”), che hanno vissuto la visita pastorale del Vescovo Corrado in queste ultime due settimane.

Egli è stato per noi un pastore attento e presente che in diversi modi ci ha conosciuto, si è messo in ascolto ma ci ha anche fatto sentire la sua voce, ci ha dato consigli, ci ha esortato, ci ha richiamato ad una fedeltà vera e fruttuosa. Sincero il confronto con i catechisti, educatori e genitori, sul tema dell’educare e dell’educare alla fede. Gioviale il suo stare con i giovani, ragazzi e bambini in un clima di cordiale amicizia. Incoraggianti le sue parole ai diversi gruppi e persone incontrati in questi giorni. Dolce e attento il suo visitare i malati. Egli è stato per noi il volto concreto del Pastore buono di cui parla Giovanni e nell’omelia conclusiva le sue parole ci hanno illuminato. “La cosa importante è incontrare e scegliere Chi ci rende davvero liberi e ci permette di essere noi stessi, con il nostro volto, nella nostra originalità…Il nostro cuore sa riconoscere la voce di chi ci ama, Gesù, presenza viva e
fedele…Questa voce risuona nella Parola, ma anche in chi è testimone nella vita quotidiana…Questa è la realtà della comunità cristiana, che è luogo vivo di persone, di gesti, di  parole grandi, dove si può fare esperienza di sentirsi amici di Cristo. Ed essere amici di Cristo è la vocazione di tutti, ed è bello ricordarlo in questa giornata di preghiera per le vocazioni… Quanti incontri profondi ho potuto vivere con voi, in particolare con alcuni vostri malati, testimoni autentici di una fede grande, che sa abitare la sofferenza con letizia e serenità, dentro un abbandono alla volontà di un Altro”.

(L’articolo integrale, curato da Elisabetta Redondi, sarà pubblicato sul numero del settimanale diocesano Il Ticino in uscita venerdì 17 maggio).