La “Notte dei Santi” nella chiesa del Carmine a Pavia con il ricordo di Giancarlo Bertolotti

Venerdì 31 ottobre, alle 21 nella chiesa di Santa Maria del Carmine a Pavia, ritorna “La notte dei Santi”, veglia di preghiera che prosegue da diverso tempo e che ha come obiettivo quello di raccontare e testimoniare vite ed esistenze sulla via della santità o che l’hanno già raggiunta. Il parroco e Vicario generale della Diocesi, Mons. Daniele Baldi, ha deciso di dedicare la serata al ricordo del Servo di Dio Giancarlo Bertolotti e di intitolare la veglia “Una vita per la vita”, frase che sa ben disegnare il percorso esistenziale del medico che, nell’arco della sua carriera, ha sempre messo la vita al primo posto.

Durante la veglia di preghiera sono previste le testimonianze dell’anestesista Giovanni Coven e di Silva Coppola, paziente assistita dal dottor Bertolotti.

Giancarlo Bertolotti nasce il 21 febbraio 1940 a Sant’Angelo Lodigiano: qui vive e cresce con i due fratelli Gianni e Antonio. Nel 1949 rimane orfano del padre Ettore. Frequenta gli studi liceali al collegio di Gorla Minore e poi, nel 1958, s’iscrive alla facoltà di Medicina e Chirurgia a Pavia. Si laurea nel 1967 e frequenta, sempre a Pavia, la specializzazione in ostetricia e ginecologia. Rimane poi a lavorare al Policlinico San Matteo, dove diventa aiuto e poi ostetrico-ginecologo. Dal 1973 comincia dedicarsi assiduamente allo studio dei metodi naturali di regolazione delle nascite, a seguire le coppie nel periodo di apprendimento di questi ultimi. Segue personalmente le partorienti immortalando con foto istantanee i primi momenti di vita dei bambini. Aiuta molti genitori ad accettare e accogliere un figlio inatteso superando la paura del futuro, anche attrezzandosi per trovare, quando servono, contributi economici. All’uscita della Legge 194 dichiara la sua obiezione di coscienza all’aborto. Non si limita ad obiettare ma lavora per l’accoglienza della vita: nel 1979 partecipa alla fondazione del Consultorio “Centro per la Famiglia” e si dedica alla collaborazione con Centri di Aiuto alla Vita, in primis quello di Pavia, e di Case di Accoglienza come quella di Belgioioso. Il 2 novembre 2005 muore in un incidente d’auto mentre da Sant’Angelo sta tornando a Pavia per rivedere una paziente operata nella mattinata.