“Questa è la sorgente della nostra speranza, che siamo chiamati a testimoniare ai nostri fratelli uomini, con la nostra vita che sa di risurrezione, per il dono di un cambiamento che inizia ad accadere in noi, ma non viene da noi, non è opera delle nostre mani e delle nostre capacità.
Quanto più in noi cresce e si radica la fede in Cristo risorto, la certezza della sua risurrezione e della sua nuova vita che ora ci comunica, tanto più potremmo essere testimoni di speranza, in un mondo tentato di “di-speranza”, di disperazione, di rassegnazione cinica davanti alla forza del male.
Questo è il dono che solo noi cristiani, discepoli del Signore vivente, possiamo recare al mondo, nelle relazioni quotidiane, nella condivisione della vita, con le sue fatiche e le sue prove, e se in noi la fede pasquale si fa debole, se non è continuamente alimentata dall’incontro con il Risorto, nella Parola, nei sacramenti, nella vita della comunità cristiana, nel volto di amici e testimoni, nessun altro potrà comunicare la grande speranza di fronte alla morte”.
E’ questo uno dei passaggi significativi dell’omelia che Mons. Corrado Sanguineti, Vescovo di Pavia, ha pronunciato durante il Pontificale per la Santa Pasqua di Resurrezione in Cattedrale a Pavia nel pomeriggio di domenica 20 aprile.
QUI E’ DISPONIBILE L’OMELIA DEL VESCOVO CORRADO PER LA SANTA PASQUA DI RESURREZIONE