“Ecco, carissimi fratelli e sorelle, la “rianimazione” di Lazzaro sarebbe poca cosa, di fronte al dramma del nostro essere mortali, di fronte al vuoto e allo strappo che la morte porta con sé: in realtà il miracolo che Cristo compie quel giorno a Betània è solo un segno di qualcosa di molto più grande che si manifesterà e si realizzerà per Gesù e per noi nella sua Pasqua di morte e di risurrezione. Il cuore del racconto giovanneo sono le parole che Gesù rivolge a Marta e che ci coinvolgono, parole che parlano di vita e di morte in una prospettiva più radicale e profonda. Al centro sta la grande rivelazione, che racchiude una promessa e chiede un atto di fede: «Io sono la risurrezione e la vita. Chi crede in me, anche se muore, vivrà; anzi chi vive e crede in me non morirà mai. Credi tu questo?»”.
E’ un breve passaggio dell’omelia che Mons. Sanguineti, Vescovo di Pavia, ha pronunciato durante la celebrazione ecumenica nella Settimana per l’unità dei cristiani, svoltasi presso la chiesa di S. Antonio abate in Bereguardo sabato 25 gennaio.
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