Il Natale, luce gentile che illumina il cuore dell’Uomo e radice vitale di ogni esistenza

“Abbiamo bisogno di ritornare al cuore del Natale perché qui è la radice di tutto, di una nuova percezione della dignità e del valore infinito che ha ogni uomo, ogni donna, in qualsiasi condizione viva, e quindi di una nuova capacità di amare, di servire, di accogliere, soprattutto chi è più ai margini, chi rischia d’essere scartato o messo in un angolo – i bambini ancora nel grembo, piccoli, i poveri, i profughi e i migranti, che fuggono da miseria e guerre, i carcerati, gli anziani non più efficienti e in forma, i malati terminali, i sofferenti e le persone segnate da disabilità – e non a caso, proprio la fede in Cristo, vero uomo e vero Dio, ha introdotto una nuova visione della persona, ha generato lo spettacolo infinito della carità cristiana, con le opere dei santi di ogni tempo, dando origine a istituzioni di cura e di educazione, che ormai fanno parte del nostro vivere comune: gli ospizi per i pellegrini, gli ospedali, le case per i bambini abbandonati, le scuole per tutti, le università, i monti di pietà e le società di mutuo soccorso, forme previdenziali e abbozzo del moderno stato sociale”.

E’ un breve passo dell’omelia del Vescovo di Pavia, Mons. Sanguineti, del giorno di Natale, pronunciata durante la Santa Messa pomeridiana in Cattedrale sabato 25 dicembre.

QUI L’OMELIA COMPLETA DEL GIORNO DI NATALE DEL VESCOVO CORRADO. 

“Per tutti coloro che sentono il buio in loro e attorno a loro, e che tuttavia non si arrendono al buio, non soffocano il desiderio sempre insorgente e ineliminabile di vita che è la ‘stoffa’ del nostro cuore, inquieto e sempre alla ricerca, in questa notte risuona un annuncio di speranza: c’è una luce che avanza nelle tenebre e che le tenebre non riescono a vincere, ad annullare! È una luce, direbbe il santo inglese John Henry Newman, ‘gentile’ che non s’impone, come un sole accecante, è una luce che si fa strada nella storia degli uomini e nelle vie, dritte o tortuose, della nostra esistenza, è una luce che si manifesta nel volto di un bambino appena nato, nella fragilità e nella delicatezza della sua carne”.

Così il Vescovo di Pavia, Mons. Sanguineti, nell’omelia della Notte di Natale, durante la Santa Messa celebrata in Duomo a Pavia dalle ore 24. Il buio della Notte Santa che lascia al posto alla luce di Cristo, unico che sa come illuminare il cuore inquieto di ogni uomo e capace di portarvi speranza.

QUI L’OMELIA COMPLETA PRONUNCIATA DAL VESCOVO DURANTE LA NOTTE DI NATALE.