La S. Messa In Coena Domini in Duomo a Pavia

“Così come siamo, questa sera guardiamo ai gesti di un tale amore, lasciamoci toccare dalla dedizione infinita di Gesù e stupire dall’amore di Cristo, come ci ha ricordato Papa Francesco nell’omelia della scorsa domenica delle Palme, perché una fede senza stupore, senza un cuore commosso dalla tenerezza di Gesù, è arida, non vibra di vita e di passione, diventa formale: «Chiediamo la grazia dello stupore. La vita cristiana, senza stupore, diventa grigiore. Come si può testimoniare la gioia di aver incontrato Gesù, se non ci lasciamo stupire ogni giorno dal suo amore sorprendente, che ci perdona e ci fa ricominciare? Se la fede perde lo stupore diventa sorda: non sente più la meraviglia della Grazia, non sente più il gusto del Pane di vita e della Parola, non percepisce più la bellezza dei fratelli e il dono del creato»”.

Così il Vescovo Corrado nell’omelia della Santa Messa in Coena Domini celebrata in Cattedrale a Pavia nel pomeriggio del Giovedì Santo, 1° aprile.

Al centro della riflessione del Vescovo, anche l’Eucaristia: “Davvero la Chiesa è nata con l’Eucaristia e dall’Eucaristia – ha ribadito Mons. Sanguineti – siamo chiamati a riconoscere il dono immenso di questo sacramento, nel quale Cristo si fa presente con tutto se stesso, con la sua vita di Risorto, e si dona a noi come nutrimento: «Prendete e mangiate … Prendete e bevete …». Così obbedire alla consegna di Gesù, «Fate questo in memoria di me», è prima di tutto accogliere un dono che viene da lui e che non siamo noi a creare, né tanto meno ad adattare ai gusti e alle idee dei tempi, è celebrare con fede, con stupore e gratitudine il gesto eucaristico, è comunicare degnamente e umilmente al Corpo e al Sangue di Cristo nei segni sacramentali del pane e del vino”.

QUI L’OMELIA COMPLETA DEL VESCOVO, MONS. CORRADO SANGUINETI, PER LA SANTA MESSA IN COENA DOMINI