Le Sante Messe di fine ed inizio anno: “Ripartiamo dai volti degli uomini e delle donne di buona volontà”

Un invito a guardare avanti, a non dimenticare i gesti di bene e a fare memoria di chi non è più con noi.

E’ questo il fulcro attorno al quale ruotano i pensieri che il Vescovo di Pavia, Mons. Corrado Sanguineti ha espresso in occasione delle celebrazioni del 31 dicembre 2020 e del 1° gennaio 2021, svoltesi in Cattedrale a Pavia e trasmesse live dal canale YouTube diocesano.

Durante la Santa Messa di giovedì 31 dicembre, il Vescovo ha ricordato come “stiamo per concludere un anno segnato da fatiche e sofferenze, legate alla situazione sanitaria e sociale, nel quale molte famiglie sono state visitate dal dolore del lutto o dalla trepidazione per un familiare ammalato e spesso isolato, e ci aspettano mesi non facili, anche per le difficoltà legate al lavoro e all’economia, per la crescente povertà che colpisce tanti fratelli e sorelle. Eppure, noi stasera vogliamo rendere grazie, esprimere a Dio una preghiera di lode e ringraziamento, e allo stesso tempo affidare alla sua provvidenza d’amore l’anno che si aprirà tra poche ore. (…) Ringraziamo il Signore per tutto il bene suscitato da lui, nel cuore di uomini e donne di buona volontà, credenti e non credenti, che in questi mesi, in questi giorni sono il segno concreto e visibile della tenerezza di Dio per i suoi figli, soprattutto quando attraversano la fatica, la sofferenza, la morte. Sono volti belli di volontari, pur nascosti dalle mascherine, ma con gli occhi che parlano e sorridono – giovani, adulti e anziani – di medici, infermieri e operatori della sanità, di persone comuni, che continuano a fare il loro dovere con cura e fedeltà, e si rendono disponibili a
condividere bisogni di chi hanno vicino, con gesti semplici: una telefonata, un saluto, un servizio
come fare la spesa, una visita a chi è solo. Tutti possiamo essere segno del Padre buono e fedele!”

QUI L’OMELIA COMPLETA DEL 31 DICEMBRE.

Venerdì primo gennaio il pensiero di Vescovo e fedeli è corso anche a Maria Santissima Madre di Dio, la ricorrenza liturgica con grado di solennità che ricorda il più antico titolo con cui è stata invocata Maria e che “Racchiude in esso il mistero del Natale: Maria, umile donna d’Israele, è madre di Dio – una creatura madre del suo Creatore! – perché ha concepito e ha dato alla luce il Figlio di Dio che in lei e da lei ha preso la nostra reale umanità, divenendo un uomo tra noi”, come ha ricordato Mons. Sanguineti nella sua omelia. Il pensiero del presule pavese è corso anche alla Giornata della Pace e alla “Cultura della Cura come percorso di Pace”, il tema scelto da Papa Francesco che sta toccando tanti cuori. AL termine della celebrazione Maria e Andrea, volontari di Sant’Egidio, hanno raccontato la loro esperienza diretta di cura a bambini e anziani.

QUI L’OMELIA COMPLETA DEL 1° GENNAIO.