Solennità di San Siro: “Poter avere pane, casa e lavoro è giustizia, non carità”

“Ci sono grandi depositi bancari inutilizzati, anche a Pavia, e chi si trova a possedere maggiori risorse e ad amministrare patrimoni più ingenti, frutto d’impegno e di capacità qualificate, dovrebbe sentire una responsabilità più grande verso chi è svantaggiato o sempre più ai margini. Ricordo che nella dottrina sociale della Chiesa, se è riconosciuto il diritto alla proprietà privata e non è demonizzata in sé la ricchezza, è vero che c’è una sorta d’ipoteca sociale sui beni privati, perché la stessa proprietà privata è subordinata alla destinazione comune dei beni, tanto che condividere parte dei propri patrimoni, utilizzarli in ambito anche sociale e filantropico, per promuovere un lavoro giusto e dignitoso e per concorrere con il soggetto pubblico a rispondere ai bisogni più immediati (pane, casa e lavoro), è questione di giustizia, non di carità!”.

Sono le parole forti pronunciate dal Vescovo di Pavia, Mons. Sanguineti, nel tardo pomeriggio di mercoledì 9 dicembre, Solennità di San Siro, primo Vescovo e Patrono della città, durante il Pontificale celebrato in Cattedrale, con le quali si è voluto ribadire ancora una volta che è necessario, anzi, sostanziale, non lasciare indietro nessuno. In un anno tormentato come il 2020, dominato da paure, lutti ed incertezze continue, mai come ora è necessario essere comunità, aiutarsi l’un l’altro per poter andare avanti.

Con il Vescovo Corrado, hanno concelebrato anche Mons. Andrea Migliavacca, Vescovo di San Miniato e nativo di Pavia e Mons. Giovanni Scanavino, Vescovo emerito di Orvieto-Todi, padre agostiniano ritornato ad abitare nel convento presso San Pietro in Ciel d’Oro.

I tre “Pani” senza i quali l’uomo non può vivere con dignità

Secondo il racconto tradizionale, San Siro fu quel ragazzino che recava con sé i cinque pani e i due pesci che Gesù moltiplicò. Ogni anno i “Pani” diventano il simbolo del messaggio che il Vescovo di Pavia vuole dare alla città: “Credo profondamente che nei giorni che stiamo vivendo e nei mesi che ci attendono, abbiamo assolutamente bisogno di un pane buono, che raccoglie in sé almeno tre grandi significati: il pane della giustizia e della carità, il pane dell’educazione e della cultura, il pane di Dio”. Mons. Sanguineti ha dunque richiamato ai fedeli presenti, tra cui numerose autorità pavesi, l’importanza di due coppie di elementi strettamente interconnessi e uniti all’indispensabile Pane di Dio, che rende ragionevole e umano il vivere di ogni uomo e donna.

QUI L’OMELIA INTEGRALE DEL VESCOVO SANGUINETI PER LA SOLENNITA’ DI SAN SIRO 2020.