L’omelia del Vescovo per la seconda domenica di Quaresima

“In questi giorni molti di noi sono obbligati a ridurre le attività e magari ci ritroviamo a passare più tempo in casa, siamo invitati a prendere alcune precauzioni e a ridurre le frequentazioni e le relazioni, siamo talvolta in ansia per la salute nostra o dei nostri cari, familiari e amici, soprattutto gli anziani, le persone più fragili e a rischio.
Possono essere giorni sopportati, pesanti, a volte amari o vuoti, oppure possono diventare giorni in cui dare più tempo alla preghiera, all’ascolto della Parola di Dio, alla lettura di testi belli che fanno respirare il cuore, giorni in cui dedicare cura alle relazioni quotidiane, innanzitutto in famiglia, sentirci di nuovo parte di una comunità più ampia, civile ed ecclesiale, compiere piccoli gesti di vicinanza e di servizio (una telefonata, una commissione per una persona anziana o sola vicina a noi, un saluto non formale, anche se dobbiamo rinunciare all’abbraccio o alla stretta di mano). Giorni in cui riscoprire un grande debito di gratitudine per gli operatori sanitari impegnati, in modo ammirevole, nel servire la salute delle persone: c’è un’umanità bella che si svela in queste ore nei nostri ospedali e centri di cura!”.

E’ un messaggio di speranza e di vicinanza a tutti i fedeli quello che il Vescovo, Mons. Corrado Sanguineti, ha diffuso tramite l’omelia pronunciata domenica 8 marzo, seconda domenica di Quaresima, durante la Santa Messa svoltasi in forma privata alla Chiesa del Carmine di Pavia. La celebrazione è stata trasmessa in diretta TV dall’emittente Telepavia.

QUI E’ DISPONIBILE L’OMELIA INTEGRALE DEL VESCOVO CORRADO, da leggere e scaricare.

(In foto, un momento della celebrazione dell’8 marzo in Carmine).