La lezione di Max: “La vita è bella, state attenti”

L’amore di una madre che vince anche i verdetti di una medicina che mette in campo professionalità, ma che spesso chiude in un cassetto il cuore. E’ stata questa la naturale conclusione a cui si è giunti al termine della bellissima giornata vissuta ieri all’Istituto Maria Ausiliatrice: gli alunni delle medie e dell’Istituto professionale hanno incontrato Max Tresoldi, il giovane che dopo dieci anni di silenzio totale, è uscito dal coma facendo un segno di croce e ora a grandi passi sta ritornando alla vita. Era il Ferragosto del 1991 quando Max resta vittima di un tragico incidente. I medici non danno alcuna speranza a mamma Ezia e papà Ernesto. Parlano di ore, vogliono staccare la spina, lo paragonano a un tronco d’albero fulminato. Ma la mamma non si arrende e per dieci lunghi anni trascorre ogni momento della sua vita al fianco di Max. “Per passare sul suo cadavere devono prima passare sul mio”, ha sempre detto con coraggio. E lo ha ribadito anche ieri davanti a una platea attentissima di alunni, dove la conclusione l’ha scritta lo stesso Max su un foglio: “La vita è bella, state molto attenti”. Ascolta l’audio
Daniela Scherrer
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