Una Cattedrale gremita, la processione per le vie del centro storico di Pavia, i temi affrontati nelle parole della riflessione del Vescovo Mons. Sanguineti (l’emergenza casa, la città della cura e dei medici e degli operatori sanitari che si spendono in prima persona, l’esperienza della Visita Pastorale e l’invocata collaborazione tra le parrocchie, l’impegno del mondo della scuola e dell’Università, gli eventi religiosi che vedono sempre tanta partecipazione ma anche la consapevolezza che lo Spirito Santo saprà indicare una nuova via e nuove risposte alle difficoltà della Chiesa), il saluto finale dal balcone del Vescovado: tutto questo ha dato vita alla Festa delle Sante Spine, momento sempre molto partecipato e sentito dai pavesi, che prontamente hanno risposto alla chiamata del loro Vescovo. Una Festa che si è conclusa, come da tradizione, con la risalita del reliquiario con le tre spine della corona di Cristo vero la loro abitale collocazione, sopra all’altare maggiore del Duomo, grazie al meccanismo seicentesco della “Nivola”. Una volta risalite, le Sante Spine sono state ricollocate dal parroco della Cattedrale don Gian Pietro Maggi. Presenti in Cattedrale il sindaco Michele Lissia e le autorità civili e militari.
“Diceva così Papa Leone, a Pentecoste – ha concluso Mons. Sanguineti -, Maria, gli Apostoli, le discepoli e i discepoli che erano con loro furono investite in uno spirito di unità che radicava per sempre nell’unico Signore Gesù Cristo le loro diversità. Non molte missioni, ma un’unica missione. Non introversi e litigiosi, ma estroversi e luminosi. Ecco, così siamo chiamati a essere come cristiani che vivono in questa amata città di Pavia. Così sono chiamati a crescere le nostre comunità e anche ad associare i movimenti ecclesiali che arricchiscono la nostra Chiesa se non vogliamo invecchiare e rimanere custodi di un passato che non parla più al cuore dei nostri fratelli uomini. Sentiamoci partecipi di una stessa missione radicati nell’unico Signore mossi dallo stesso spirito. Ci sia dato di essere realmente estroversi e luminosi”.