“Sorge anche in noi la domanda: può essere santa una Chiesa in cui non sono mai mancati scandali anche gravi, scelte di potere, forme di compromesso più o meno nascoste? Una Chiesa che nei suoi membri, a volte nelle sue guide, si è macchiata di colpe e di azioni violente o meschine? Come parlare di santità della Chiesa di fronte allo scandalo terribile, che ha ferito corpi e anime, di abusi sessuali, di coscienza e di potere di cui si sono resi responsabili alcuni suoi figli, sacerdoti e laici, e di fronte alle gravi omissioni da parte dei pastori che dovevano vigilare e custodire i piccoli?”
Domande le cui riposte sembrano difficili, dalle quali sorgono anche i dubbi di chi crede. Domande alle quali Mons. Corrado Sanguineti, Vescovo di Pavia, ha dato risposta nell’omelia della solenne celebrazione della Festa di Tutti i Santi, in Cattedrale, nel pomeriggio di sabato 1° novembre.
“Eppure questa realtà totalmente umana (la Chiesa, ndr) porta in sé una Presenza capace di trasfigurare l’umanità di chi la accoglie e la riconosce nella fede: la presenza del Signore risorto e vivo. Il volto multiforme e sorprendente dei santi e delle sante di ogni tempo, canonizzati e no, noti e ignoti, è il segno più potente del Dio vivo, sempre all’opera, sempre capace di suscitare testimoni di Cristo, testimoni della bellezza e della verità del Vangelo”.
QUI L’OMELIA COMPLETA DEL VESCOVO CORRADO PER LA FESTA DI TUTTI I SANTI 2025






