L’affidamento a Maria nel giorno dell’Annunciazione

“Veniamo dalla madre con fiducia, e a una madre si chiede tutto, si chiede anche ciò che umanamente sembra impossibile. D’altronde Maria, prima di pronunciare il suo consenso all’angelo, ha udito proprio queste parole: «Nulla è impossibile a Dio» (Lc 1,37”).

Sono le parole toccanti che il Vescovo di Pavia, Mons. Corrado Sanguineti, ha pronunciato durante l’omelia (scaricabile integralmente QUI) della Santa Messa di mercoledì 25 marzo, Solennità dell’Annunciazione, celebrata nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie e seguita dall’atto di Affidamento a Maria, preghiera che il Vescovo ha recitato per affidarLe il dramma della pandemia che il mondo sta vivendo e che ha toccato anche la nostra comunità, le famiglie, gli operatori sanitari, tutti noi (QUI l’Atto di Affidamento).

“Guardare la Vergine annunciata, immedesimarci con il suo “Eccomi” è il culmine della libertà, è vivere tutto con un respiro più profondo e più ampio, è attingere nuove energie e nuova speranza nell’oggi che ci è dato – ha proseguito il Vescovo Corrado -.
Paradossalmente, in questi giorni nei quali tutti ci riscopriamo mortali, non come definizione, ma come percezione di noi stessi, perché tutti ci sentiamo esposti al pericolo e avvertiamo la preziosità e la fragilità della vita, si afferma, quasi per reazione, il valore immenso di ogni vita umana: la vita dei nostri anziani, dei bambini, dei giovani, degli adulti, la vita di tutti, di quelli che rischiano ancora di più d’essere dimenticati – i poveri, i senza fissa dimora, gli emigrati, i carcerati, le persone disabili o psichicamente deboli”.

Presenti alla celebrazione don Achille Longoni, direttore della comunità salesiana pavese (che ha concelebrato), don Davide Rustioni, don Nicolas Sacchi; l’animazione liturgica è stata affidata a don Riccardo Santagostino Baldi.

La celebrazione è stata trasmessa in diretta dal canale Youtube della Diocesi di Pavia, le riprese sono state effettuate da don Gabriele Maini.