Firmare per la Chiesa Cattolica è realizzare carità: “Unafirmaxunire”

Il gettito dell’8xmille: quanto si raccoglie, come e per chi viene speso

In vista della denuncia dei redditi, riportiamo alcune frequenti domande che aiutano a capire il sistema dell’8xmille, cioè le offerte che vengono destinate alla Chiesa Cattolica. Ecco alcune chiarificazioni.

1. Con l’espressione “8xmille” che cosa si intende?

La legge 222 del 1985 ha stabilito che una percentuale del gettito complessivo dell’Irpef, pari appunto all’8xmille, sia destinata per scopi sociali, umanitari, religiosi, caritativi e culturali. Ogni contribuente può scegliere di destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica, allo Stato, o ad altre confessioni religiose.

2. Chi può destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica e in quale periodo dell’anno?

Tutti i contribuenti che hanno l’obbligo di presentare il modello Redditi o il 730 o che hanno ricevuto il modello CU (che hanno percepito solo redditi di pensione, di lavoro dipendente o assimilati e sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi) possono destinare l’8xmille nel periodo della dichiarazione dei redditi.

3. Per quanti e quali scopi la Chiesa cattolica deve impiegare i fondi provenienti dall’8xmille?

La legge 222/85 prevede, per la Chiesa Cattolica, tre scopi: esigenze di culto e di pastorale, interventi di carità in Italia e nel Terzo Mondo, sostentamento del clero diocesano.

4. Come viene ripartito l’8xmille tra i diversi destinatari?

In proporzione alle scelte espresse dai contribuenti, senza tener conto degli astenuti. Coloro che non sono più tenuti a presentare il proprio modello CU, possono comunque destinare l’8xmille alla Chiesa Cattolica.

5. In che modo?

Per effettuare la scelta sul CU bisognerà apporre due firme: una in fondo al modello CU, nella casella ”Chiesa cattolica”, facendo attenzione a non invadere le altre caselle per non annullare la scelta; e un’altra anche nello spazio ”Firma” posto nella certificazione sotto al riquadro riservato alla scelta relativa all’8xmille. Consegnare entro il 31 luglio solo la scheda con la scelta, in una normale busta bianca chiusa, che deve recare cognome, nome, codice fiscale del contribuente e la dicitura “Scelta per la destinazione dell’8xmille e del 5xmille dell’Irpef’.

6. Il 5xmille è una scelta alternativa all’8xmille?

No assolutamente. E’ una possibilità in più che si affianca all’8xmille; non comporta né spese ulteriori né fa concorrenza all’8xmille.

7. Quest’anno si propone qualche iniziativa nuova?

Sì. Si è organizzato in tutta Italia il progetto “unafirmaxunire”. Tale iniziativa parte dalla constatazione che dieci milioni di contribuenti -non ricevendo più il CU- non sanno che hanno ugualmente la possibilità di apporre la propria firma a favore dell’8xmille. Anche se l’attuale contesto ecclesiale che caratterizza il territorio rende difficoltoso il coinvolgimento delle parrocchie, una volta avviato si potrà nel tempo ottimizzare al massimo la capacità delle realtà locali di contribuire in modo significativo alla promozione delle forme di sostentamento della Chiesa (oggi le firme, domani la raccolta Offerte). Da Roma si è ipotizzato il coinvolgimento in tutta Italia di cinquemila parrocchie. Ad ogni diocesi è stata chiesta l’adesione del 10-15% delle parrocchie. Nella nostra, dove è stato costituito un gruppo di lavoro, siamo per ora siamo riusciti a coinvolgere una quindicina di parrocchie, delle quali 12 sono gia regolarmente iscritte. Ora siamo entrati nel vivo del progetto e questa è la fase più importante, perché il reclutamento di parrocchie idonee a impegnarsi è la condizione senza la quale nessun progetto potrà mai realizzarsi.

sac. Vincenzo Migliavacca

Incaricato diocesano Sovvenire