La bellezza dei Grest oratoriani: “La paura non ci ha fermati”

Ogni anno il settimanale diocesano Il Ticino documenta con articoli e fotografie i Grest attivi nelle parrocchie della Diocesi. Si tratta di un modo per raccontare un mondo fatto di volontariato, passione, preghiera, vicinanza, solidarietà. Un moto di bene che si rinnova annualmente e che mette al centro bambini ragazzi, famiglie, persone che volontariamente si spendono per “fare andare bene le cose”, ma anche per condividere, stare insieme, fare comunità. Si apre al mattino, si chiude nel tardo pomeriggio, anche se in realtà non si chiude mai (per sanificare tutto si chiude, ma con la testa si rimane immersi in quello spirito particolare fatto di altruismo, allegria, gioco).

Certo, ci sono tante attività, anche se è necessario stare attenti a tante norme per tutelare e tutelarsi, ci sono i laboratori, la piscina, il ballo, la suddivisione in bolle per sicurezza, i lavoretti, i colori, il pallone, lo stare all’aria aperta, finalmente.

La bellezza del Grest oratoriano pavese 2021 forse sta tutta in una frase, pronunciata dal parroco di Giussago don Davide Diegoli e ripetuta da don Fabrizio Cannati, che gestisce il campo estivo a San Zenone Po (Unità parrocchiale di Corteolona): “La paura non ci ha fermati, abbiamo deciso di aprire le porte dell’oratorio per tornare a sentirci una comunità”.

(In foto la preghiera del mattino all’oratorio di San Zenone al Po).