“Siete giovani uomini che hanno avvertito la forza della chiamata di Dio”

“Voi, carissimi seminaristi, in cammino verso il sacerdozio, siete innanzitutto giovani uomini che hanno avvertito la forza di una chiamata a seguire Gesù con tutta la vita, per essere suoi apostoli, suoi amici, suoi ministri nel popolo di Dio. Per voi, carissimi Riccardo e Daniele, l’accolitato è un modo per crescere in questo rapporto d’amore con
Cristo e per servire la sua Chiesa, attraverso il ministero che vi viene affidato: un ministero che guarda all’Eucaristia, sacramento che ci trasforma e ci fa entrare sempre di più in una familiarità e in una comunione di vita con Cristo”. E’ un frammento dell’omelia che Mons. Corrado Sanguineti, Vescovo di Pavia, ha pronunciato durante la celebrazione di giovedì 29 aprile svoltasi alla cappella del Sacro Cuore di Pavia: il suo pensiero, rivolto a Riccardo Cambisio e Daniele Sacchi, giovani diventati accoliti, ha preso le mosse dall’amore di Santa Caterina da Siena (patrona d’Italia dal 1939 e compatrona d’Europa dal 1999, una figura affascinante e ricca che ha segnato la storia della Chiesa, e che non cessa di parlare anche a noi con la sua testimonianza e con i suoi scritti) per il “suo” Signore, Cristo lo sposo che le chiese, durante una delle sue numerose visioni, di rimanere pura per lui fino al momento delle nozze celesti.
Daniele Sacchi, originario della parrocchia di Sant’Antonio Abate di Bereguardo e Riccardo Cambisio, originario della parrocchia di Lungavilla, visibilmente emozionati, hanno partecipato con trasporto all’intera celebrazione.
“E’ bello che in questa festa due seminaristi della nostra Diocesi, Riccardo e Daniele, ricevano il ministero dell’accolitato – ha ricordato il Vescovo Corrado -: si tratta di un ministero istituito, che nel percorso del seminario, introduce a un rapporto più diretto con l’Eucaristia, perché l’accolito è chiamato a svolgere un servizio al Santissimo Sacramento dell’altare, sia nella messa, alla mensa eucaristica e nella purificazione dei vasi sacri, oltre che nella distribuzione della Santa Comunione, in aiuto al sacerdote, sia esponendo l’Eucaristia per l’adorazione, sia portando la Comunione ai malati nelle case. Perciò, carissimi Riccardo e Daniele, diventare accoliti racchiude in sé la chiamata a crescere nell’amore all’Eucaristia e in un’esistenza che si lascia plasmare dall’Eucaristia: sotto questo profilo, abbiamo tanto da imparare dalla vita di Caterina che certamente è una santa eucaristica, profondamente innamorata del sacramento dell’altare e conformata al mistero della passione e della croce del Signore, reso presente dall’Eucaristia, in ogni messa che celebriamo, e che permane vivo tra noi nell’ostia santa che adoriamo”.

QUI L’OMELIA COMPLETA DEL VESCOVO CORRADO.