“Le confessioni di don Enzo Boschetti”, il nuovo volume a 28 anni dalla morte

“La lode, la vita, la fede”, recita il sottotitolo del nuovo libro “Le confessioni di don Enzo Boschetti”, quasi a ricordare tre elementi portanti dell’azione del fondatore della casa del Giovane, capace di sacrificare la propria esistenza con fede, rivolgendosi costantemente a Dio e ponendo sempre il prossimo davanti a sé. Il volume, voluto in occasione dei 28 anni dalla nascita al cielo del Venerabile pavese e scritto dal pavese Enrico Impalà, verrà presentato venerdì 12 febbraio alle ore 18.15 nel salone del Terzo Millennio della Casa del Giovane, in via Lomonaco: interverranno, insieme all’autore, il Vescovo di Pavia Monsignor Sanguineti e don Arturo Cristani, oggi responsabile dell’archivio intitolato a don Enzo.

La presentazione del volume è stata fissata per ricordare i 28 anni dalla nascita al cielo del Venerabile, che lasciò la sua CDG e tutti coloro che lo conoscevano il 15 febbraio del 1993; appena un anno prima, l’11 febbraio del 1992, l’allora Vescovo di Pavia mons. Giovanni Volta riconobbe ufficialmente l’opera di don Enzo nell’ambito della Chiesa locale quale Associazione Privata di Fedeli e ne approvò lo Statuto. E proprio il 15 febbraio alle ore 18, sempre al salone del terzo Millennio, si svolgerà la celebrazione eucaristica in ricordo di don Boschetti: entrambi gli eventi potranno essere seguiti in diretta dalla pagina Facebook della Casa del Giovane.

Il volume, edito da San Paolo, tratteggia la figura di don Enzo grazie al suo diario spirituale, ovvero la sua voce che per fortuna ancora oggi possiamo ascoltare grazie ai tanti scritti che lui stesso ha conservato per anni: nel libro trovano spazio le sue riflessioni, le intuizioni vocazionali, la centralità del servizio , della fraternità, della preghiera, della vita evangelica e di quel senso forte di comunità che ancora oggi ispira la Casa del Giovane e che è ben percepibile anche a chi si avvicina dall’esterno disposto a comprenderne l’intuizione straordinaria del “Servire il Fratello”.