Una Santa Messa per i trent’anni di ordinazione episcopale di Mons. Giudici

Ha scelto di presiedere una celebrazione eucaristica nella “sua” Basilica di san Vittore a Varese, quella in cui è cresciuto. Mons. Giovanni Giudici, Vescovo Emerito di Pavia, ha festeggiato così (martedì 15 settembre) i suoi trent’anni di ordinazione episcopale, caduti proprio in questo martoriato 2020, alla presenza di numerosi sacerdoti del Decanato di Varese; la Santa Messa ha concluso le celebrazioni in onore della Madonna Addolorata che di solito si svolgono dall’8 al 15 settembre proprio a San Vittore. La data corretta dell’ordinazione è però da far risalire al mese di giugno: in particolare, il 9 giugno 1990 papa Giovanni Paolo II lo nominò vescovo ausiliare di Milano e vescovo titolare di Usula; il 29 giugno successivo ricevette l’ordinazione episcopale, nella cattedrale di Milano, dal cardinale Carlo Maria Martini, coconsacranti i vescovi Renato Corti e Bernardo Citterio. Il 1º dicembre 2003 papa Giovanni Paolo II provvide a nominarlo vescovo di Pavia; successe a Giovanni Volta, dimessosi per raggiunti limiti di età. L’11 gennaio 2004 prese possesso della diocesi; il 16 novembre 2015 papa Francesco accolse la sua rinuncia, presentata per raggiunti limiti di età; gli successe Corrado Sanguineti, del clero di Chiavari.
“Sono grato al Signore per aver incontrato la Chiesa visibile – ha detto Mons. Giudici in un passaggio della sua omelia -; mi meraviglia e mi rallegra che la grazia del Signore perviene a noi attraversi semplici segni; la nostra appartenenza è infatti garantita dall’acqua, dal perdono, dal pane santo. Mi meraviglia sempre che il Signore voglia entrare nel cuore dell’uomo attraverso uomini come me. Mi rimane sempre la domanda: a quali condizioni sarò di aiuto agli altri, credenti e non credenti? Riconosco che l’appartenere alla Chiesa visibile, nella quale vive il Signore, mi consente di entrare nella vita dell’altro, perché riconoscono Te, Signore, in me, anche se talvolta, pur portandoti in cuore, ti rendo irriconoscibile”.