Solennità di Sant’Agostino: “Rischiamo di essere un popolo sempre più disperso”

“Proprio mentre avremmo voluto riscoprire l’Eucaristia come cuore della Chiesa, abbiamo sperimentato un tempo prolungato, forse anche troppo, di messe senza popolo, con la fatica di tenere insieme le comunità nell’impossibilità di gesti e appuntamenti consueti. Dobbiamo riconoscere che è cresciuta la disaffezione alla messa, gesto fondamentale della fede, e rischiamo d’essere un popolo sempre più disperso. Siamo umilmente sinceri: si riempiono le piazze della movida, i luoghi di vacanza e di divertimento, ed è comprensibile un desiderio di svago, di tempi più sereni, condivisi in famiglia e con amici. Ma non sono in molti a sentire la necessità di venire a Gesù, d’incontrarlo alla mensa della Parola e del Pane di vita, e tutto ciò ci deve interrogare come pastori, come Chiesa: le circostanze di questo tempo fanno venire alla luce una povertà di fede nel vissuto di tanti e ci chiedono, come comunità cristiana, di lasciarci provocare e purificare nel nostro modo d’essere e di testimoniare la vita secondo il Vangelo”

La celebrazione del mattino presieduta dal Vescovo Corrado

E’ il richiamo forte del Vescovo di Pavia, Mons. Corrado Sanguineti, durante la celebrazione svoltasi nella mattinata di venerdì 28 agosto, Solennità di sant’Agostino, compatrono di Pavia; il riferimento alle difficoltà della gente ad inserire la preghiera nella propria vita come momento di pace e di risposta alle domande che agitano l’Uomo è molto chiaro e viene riproposto più volte nell’omelia di Mons. Sanguineti (DISPONIBILE INTEGRALMENTE QUI).

Alle 18.30, poi, la Santa Messa celebrata da Sua Em.za il Card. Giuseppe Betori, Arcivescovo di Firenze e la reposizione dell’urna con le reliquie di sant’Agostino.  Sabato 29 agosto alle ore 18.30 la S. Messa prefestiva
durante la quale avrà luogo la prima professione di Fra Gennaro e Fra Simone, i due giovani che hanno appena iniziato l’anno di noviziato.