Nuovo Anno Pastorale: a guidare la riflessione sarà Fratel Goffredo Boselli

Monaco di Bose e liturgista, proporrà la sua visione della liturgia nel mondo contemporaneo

Un momento di preghiera e scambio per rimettere al centro dell’attenzione dell’esistenza cristiana l’Eucaristia e per ridare dignità, profondità e valore al celebrare, riscoprendo il senso e la ricchezza che c’è nei gesti e nelle parole della celebrazione eucaristica, riportata nella realtà odierna.

Il nuovo Anno Pastorale della Diocesi di Pavia si aprirà ufficialmente nella serata di venerdì 20 settembre alle ore 20.45 in Duomo: ad accompagnare i fedeli nella riflessione sarà Fratel Goffredo Boselli, liturgista e monaco di Bose, dottore in teologia a l’Institut Catholique di Parigi, e con un Master in Storia delle religioni e antropologia religiosa presso alla Sorbona di Parigi. Fratel Goffredo aiuterà a comprendere come e perché celebrare oggi nella città secolare: “La liturgia è al centro della Chiesa anche se troppo spesso viene scambiata, in particolare nei tempi che stiamo vivendo, per un semplice rito senza altre implicazioni – ha sottolineato Fratel Goffredo -. Invece, la liturgia è una realtà viva perché plasma il cristiano: domenica dopo domenica ci nutre con il pane della Parola, della fraternità e dell’Eucaristia. Non ci si può dire cristiani senza liturgia e senza la Parola di Dio annunciata: ogni cristiano, infatti, è tale perché membro di una comunità che ama e loda il Signore e che si riunisce proprio la domenica per ascoltare e seguire la liturgia”.

Uno degli spunti di riflessione originali che Fratel Goffredo ha più volte ribadito anche nei suoi scritti si riferisce alla terminologia spesso impiegata durante le funzioni: “Il linguaggio della liturgia oggi deve imparare a parlare in modo immediatamente comprensibile da tutti i fedeli – ha affermato ancora il liturgista di Bose -. Non si tratta di ricorrere a parole banali ma semplicemente a concetti più diffuso e conosciuti: la riforma del Concilio Vaticano II lo ha fatto scegliendo di non ricorrere più al latino, ma c’è necessità di andare ancora più a fondo per creare il linguaggio della fede diretto ai fedeli di oggi”.

Cinquantadue anni e originario di Codogno, Goffredo Boselli è responsabile, da 19 anni, della liturgia del Monastero di Bose e insegna liturgia presso il suo Studium. Dal 2003 è curatore dei Convegni Liturgici Internazionali di Bose consacrati al rapporto liturgia, architettura e arte, a questo titolo è membro del Comitato scientifico e curatore degli Atti. In qualità di esperto, dal 2003 collabora stabilmente con la Commissione episcopale per la liturgia della Conferenza Episcopale Italiana e dal 2005 è membro della Consulta dell’Ufficio Liturgico Nazionale della CEI.