Martedì 28 maggio la Santa Messa di fine anno accademico-pastorale

Sarà celebrata dal Vescovo Corrado Sanguineti nella chiesa di Santa Maria del Carmine

la Santa Messa di fine anno accademico-pastorale verrà celebrata nella serata di martedì 28 maggio dal Vescovo di Pavia monsignor Corrado Sanguineti nella bella cornice della chiesa di Santa Maria del Carmine. Oltre ad essere un momento di preghiera e di riunione di tutti gli studenti universitari che partecipano attivamente alle iniziative della pastorale universitaria diocesana, la Santa Messa rappresenta anche la fine dell’anno di attività ed è occasione e spunto per fare bilanci: “Una verifica delle attività dell’anno accademico e pastorale si è svolta già martedì 14 maggio grazie al lavoro della Consulta – ha precisato don Riccardo Santagostino Baldi, responsabile della Pastorale Universitaria della Diocesi di Pavia -. Per quanto riguarda la spiritualità, in questo anno accademico abbiamo organizzato e svolto moltissime iniziative, tra cui ‘Luce nella notte’ e la Veglia delle Palme e il dettaglio che è emerso è che ogni attività è stata il risultato di un circolo virtuoso tra le tante realtà locali, universitarie e diocesane che accolgono gli studenti. Le catechesi con il Vescovo Corrado hanno visto la partecipazione di più di di 300 persone grazie anche all’impegno attivo dei ragazzi che si sono ‘connessi’ grazie al passaparola, nell’ottica dei ‘giovani evangelizzano i giovani’ come spesso dice il nostro Frà Enrico Russotto dei Frati Minori di Canepanova”.

Ad arricchire le attività della Pastorale Universitaria, anche due incontri ad alto contenuto culturale: “I due momenti di riflessione, di cui uno con il filosofo Massimo Cacciari, sono stati pensati per il coinvolgimento diretto del corpo docenti e del personale tecnico e amministrativo dell’Università – ha precisato Filippo Moretti che ha organizzato i confronti -. Si tratta di una iniziativa che prende le mosse da un più ampio progetto fortemente voluto dal vescovo Corrado e che ha come scopo quello di promuovere una forma di dialogo più accentuata tra Ateneo e Diocesi, non dimenticando anche il legame con la città grazie alle riflessioni aperte a tutti su temi di urgente attualità”.