La santa messa presieduta dal Vescovo Sanguineti

Immacolata Concezione: “Maria sorgente della vera bellezza”

Il rito nella basilica di san Francesco d'Assisi di Pavia

“Maria è sorgente della vera bellezza perché ha ascoltato e accolto la Parola: questo è il segreto dell’Immacolata, che possiamo vivere anche noi, essere uomini e donne che si mettono in ascolto della Parola di Dio, della parola del Vangelo, che sanno dialogare con Dio, nelle circostanze del quotidiano, che fanno spazio a Cristo, «l’eternamente giovane», «il più bello tra i
figli dell’uomo», ma di una bellezza autentica, carica di vita, che, stranamente, si realizza attraverso il dolore, l’amore, il dono di sé”. E’ un significativo passaggio dell’omelia pronunciata da monsignor Corrado Sanguineti in occasione della Festa dell’Immacolata concezione di sabato 8 dicembre 2018. Il Vescovo di Pavia ha celebrato il solenne pontificale in una chiesa di san Francesco gremita di fedeli: “Ogni anno – ha ricordato monsignor Sanguineti – come Vescovo di Pavia, vengo a celebrare la Messa nel giorno dell’Immacolata in questa Chiesa, un tempo affidata ai francescani, perché, tra gli ordini religiosi, furono proprio i figli
di San Francesco a difendere e a diffondere il culto alla Vergine Immacolata”.

Al centro delle riflessioni del Vescovo c’è la docilità di Maria, che si affida a Dio in piena fiducia: “Quando Dio irrompe nella vita di questa giovane figlia d’Israele, Maria doveva avere circa quindici/sedici anni – l’età in cui allora le ragazze andavano spose – e stava vivendo un momento di passaggio – ha ricordato ai fedeli monsignor Sanguineti -: era promessa sposa di Giuseppe. Secondo gli usi del tempo in Israele, aveva avuto luogo il rito del qiddushin, una promessa forte e pubblica d’appartenenza a uno sposo, ma non si era ancora celebrato il nissuin, che autorizzava la convivenza insieme e i rapporti coniugali. Ecco, carissimi fratelli e sorelle, l’incontro tra il dono di Dio e la libertà della giovane Maria è
qualcosa di dirompente, che sconvolge i progetti e i tempi umani, rompe gli schemi normali e chiede di fidarsi, di affidarsi a un Altro, alla volontà di Dio: chiede un passo di fede! Ciò continua ad avvenire anche per noi: Dio è con noi, Dio entra nella nostra vita, attraverso incontri, parole, avvenimenti, attraverso intuizioni e movimenti del cuore, e normalmente quello che ci chiede, la prospettiva che apre davanti a noi, ci supera, disturba la nostra tranquillità, ci
provoca a uscire da noi stessi, a osare, a fidarci”.

 

(L’omelia integrale del Vescovo Sanguineti è consultabile qui)