Don Giancarlo Codiglioni nel ricordo di mons. Magnani

Reverendo Monsignore,
è giunta anche a me la dolorosa notizia della morte di don Giancarlo Codiglioni, parroco di Sant’Alessandro Sauli.
Sono molto dispiaciuto di non poter partecipare alla liturgia delle sue esequie. Sarebbe stato per me un dovere, e lui ne avrebbe avuto il diritto. Lo esigerebbero i cinquant’anni, e più, di conoscenza, di reciproco ricordo e stima.
Lo ripenso giovane dell’Azione Cattolica della Parrocchia del Borgo Ticino; lo rivedo quale discepolo di Mons. Luigi Maverna; lo risento vicino nel mio ministero sacerdotale a Pavia, partecipe anche delle mie difficoltà.
Bella figura sacerdotale e di bella e simpatica comunicazione. Dal cuore aperto, dalla bocca sincera e ricca di proposte pastorali. I suoi molteplici incarichi di ministero sono l’espressione di una disponibilità sempre docile e flessibile di fronte alle richieste del Vescovo.
Fedele nella corrispondenza epistolare, queste sono le espressioni del suo ultimo biglietto arrivato a me in occasione del Natale 2012:
“…Ho deciso di fare digiuno come i politici. Dalla mia bocca non passa più niente. È il dono che porto a Cristo per la salvezza degli uomini”.
Ora lo ricordo e lo rivivo intimamente nella fede del Signore Risorto, in una amicizia che mi pone accanto a lui e che mi avvicina sempre più all’eternità.
Tuo, in Cristo,
 
+ Paolo Magnani
Vescovo Emerito di Treviso